Superbonus, ecco le alternative per la ristrutturazione della casa: bonus e agevolazioni secondarie

Il Superbonus 110% continua ad esistere per i condomìni che hanno dato il via ai lavori mediante una delibera entro il 25 novembre 2022 e che hanno presentato la Cila entro la fine dell'anno stesso. A partire dal 2023, i condomìni che avviano lavori potranno beneficiare del Superbonus ridotto al 90%. Questa stessa condizione vale per i proprietari di villette e singole unità immobiliari, a patto che abbiano un reddito annuo al di sotto dei 15 mila euro e che l'immobile in oggetto sia la loro prima casa.

Il recente decreto Omnibus, approvato dal Consiglio dei ministri, ha introdotto una proroga per chi sta portando a termine lavori su abitazioni unifamiliari o villette a schiera: questi avranno ora tempo fino al 31 dicembre per concludere e, fondamentalmente, saldare i lavori. Questo estende il termine originale di tre mesi. Tuttavia, è fondamentale notare che il Superbonus 110% per abitazioni unifamiliari e villette si applica solo se almeno il 30% dei lavori è stato completato entro il 30 settembre 2022.


Superbonus 90%

Nel 2023, il decreto Aiuti quater, ora legge 6/2023, ha apportato modifiche all'art. 119 del decreto Rilancio (normativa che ha introdotto il Superbonus). Secondo queste modifiche, è previsto un'agevolazione pari al 90% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2023 per le unità immobiliari di persone fisiche. Tuttavia, ci sono alcune condizioni da rispettare:

  • Il contribuente deve possedere il diritto di proprietà o un diritto reale di godimento sull'immobile.
  • L'immobile deve essere utilizzato come residenza principale.
  • Il reddito del contribuente non deve superare i 15.000 euro.

In particolare:

  1. Abitazione Principale: L'immobile per cui si richiede l'agevolazione deve essere la residenza principale del contribuente, dove risiede e dimora abitualmente. Si applicano gli stessi criteri dell'esenzione Imu per la prima casa. Un chiarimento dell'Agenzia delle Entrate, datato 10 luglio, ha spiegato che, in caso di immobile demolito e poi ricostruito, l'agevolazione al 90% è valida purché, entro il 31 dicembre 2023, l'immobile soddisfi il requisito della residenza principale.
  2. Reddito: Il limite di reddito è fissato a 15.000 euro per un single. Questo limite aumenta a 30.000 euro per una coppia, 37.500 euro se hanno un figlio, 45.000 euro con due figli e 60.000 euro con tre o più figli. Un single con un figlio a carico ha un limite di 22.500 euro.

Infine, è essenziale notare alcuni dettagli sulla Cilas (comunicazione di inizio lavori):

  • Se la Cilas è datata prima del 1° gennaio 2023, è necessario fornire prove (come fatture) che i lavori siano effettivamente iniziati nel 2023.
  • Se la Cilas è successiva al 17 febbraio 2023, non si avrà diritto a sconti in fattura o alla cessione del credito. Questo rende altamente improbabile che qualcuno inizi i lavori dopo tale data, considerando i limiti di reddito e la consequente improbabilità di ottenere rimborsi completi.

Bonus per Ristrutturazioni

Il Bonus per ristrutturazioni è stato esteso fino al 2024, permettendo ai beneficiari di accedere a una detrazione fiscale del 50% per le spese relative a interventi di manutenzione, siano essi ordinari o straordinari. Tuttavia, è fondamentale rispettare il tetto massimo di 96.000 euro di spesa per ogni singola unità immobiliare. Questa agevolazione copre vari lavori, tra cui la sostituzione o la ristrutturazione di tetti, infissi esterni, serramenti e persiane. Ciò comprende anche le modifiche relative ai materiali o alla tipologia degli elementi architettonici in questione.


Approfondimento su https://gazzettadelsud.it/articoli/economia/2023/10/02/superbonus-ecco-le-alternative-per-la-ristrurazione-della-casa-bonus-e-agevolazioni-secondarie-1e690469-46b7-4a70-a40f-94520cd1a96b/